Il seme del naturalismo lanciato da Michelangelo Merisi all’inizio del Seicento germoglia a Napoli fiorente di riflessi e di spunti nuovi. L’esempio dei vicoli stretti e bui nelle Sette opere della Misericordia al Pio Monte aveva lasciato chiaramente intuire ai pittori del Viceregno che le risorse per recidere il filo con la prepotente retorica tardomanierista erano a portata di mano proprio nella caotica e immensa città che li ospitava. Allo stesso modo la Flagellazione in San Domenico Maggiore li avrebbe indirizzati verso una nuova possibilità di figurare in chiave locale, sgretolando le convenzioni e puntando alla struttura elementare delle cose....