Ancora variazioni inattese dal sottobosco delle musiche creative italiane. Cinque esplorazioni dal vivo come sonorizzazioni di esperimenti in un laboratorio della Sandoz, con lo spirito di Albert Hoffmann a garantire sulla sessione. Flussi elettroacustici, panorami mutevoli, privi di gravità, un free-rock totalmente aperto, senza bussola. Il trio vaga stupefatto tra rovine di jazz, kraut, elettronica e post-punk, per inciampare poi in bordoni enigmatici; si avanza a tentoni nel buio tra metronomi nella nebbia, silenzi ed assalti ad un cielo iperreale. Musica delle viscere e dei pianeti che mostra tre musicisti in stato di grazia.