Caso politico nazionale, per la schiacciante vittoria del Partito Democratico alle ultime elezioni amministrative, in cui è stata confermata la sindaca Valeria Mancinelli, Ancona può contare anche su un movimento civico politico erede dei Social Forum e conosciuto come Altra Idea di Città.

Aic non è solo una lista elettorale, che ha ottenuto il 6,7% dei voti alle comunali, ma un movimento civico politico a tutti gli effetti.

Nata a dicembre da un appello firmato da un centinaio di cittadini, Altra Idea di Città ha mantenuto l’impegno assunto con la cittadinanza, in particolare con i suoi 2800 elettori, e si sta costituendo come un movimento organizzato.

Oggi, alle ore 15,30, al Circolo operaio Walter Germontari di Ancona, si terrà l’Assemblea costitutiva del movimento. Dopo un lungo percorso di elaborazione sarà presentato all’assemblea il Regolamento, verranno eletti il/la Presidente, il/la Tesoriere/a, i membri coordinamento, verranno letti lo Statuto e il Manifesto approvati durante la scorsa Assemblea.  L’esperienza di AIC conferma che è possibile partecipare alla politica in maniera attiva, operando scelte collettive che spesso evitano la divisione tra una maggioranza e una minoranza, e creando, davvero dal basso, movimenti in grado di governare la città.
Senza capi né referenti esterni, AIC è l’unica forza politica nata dal territorio per il territorio, sebbene in collegamento con le migliori esperienze nazionali analoghe, da Bologna a Napoli.

Votata da 2732 anconetane e anconetani, AIC è guidata dal giovane avvocato Francesco Rubini Filogna, candidato Sindaco che ha ricevuto 2.830 preferenze, diventando per la seconda volta Consigliere comunale.  Durante l’Assemblea costitutiva le/gli aderenti potranno votare i dirigenti che dovranno radicare il Movimento nella tessuto sociale, economico, politico di Ancona e mostrare concretamente cosa significa realizzare un’Altra Idea di Città.

Urge radicarsi in città, anche per contrastare la deriva xenofoba che ha portato all’apertura di una sede da parte di Casapound nel quartiere multietnico del Piano. Già contestata da una partecipatissima manifestazione, a cui AIC ha subito aderito, questo covo di odio e violenza dovrà essere chiuso, ma non solo con le proteste bensì anche grazie all’azione concreta e contraria di chi, come gli attivisti del movimento, si riconosce nell’Antifascismo. Non un’orbita alla quale girare attorno, bensì un valore e caposaldo del movimento, che si aggiunge a quelli della difesa dei diritti dei lavoratori, di una visione ecologica ed alternativa della città e dei suoi beni comuni, della pace sociale e del rispetto dei valori costituzionali. L’applicazione della Costituzione impone varie lotte, tra le quali la riproposizione dei bandi alle periferie e la revisione dei vincoli di bilancio comunali che strozzano da tempo città come Ancona.