Anche la Transnistria, la regione indipendentista della Moldova, ha chiesto l’adesione alla Federazione russa. Il parlamento locale, ha reso noto la portavoce Irina Kubanskikh, ha lanciato un appello alla leadership russa «perché sia esaminata la possibilità di estendere alla Transdnistria» le leggi messe a punto per la Crimea.

Il presidente della Moldova Nicolae Timofi ha subito precisato che qualsiasi decisione di Mosca in questo senso «sarebbe un passo nella direzione sbagliata». Nel settembre del 2006, un referendum aveva sancito la volontà dei residenti della regione, separatista dal conflitto dell’inizio degli anni novanta, all’indipendenza.

Secondo quanto riportato dal sito internet «La voce della Russia» un appello del Consiglio Supremo della repubblica non riconosciuta della Transnistria sarebbe stato ricevuto dal presidente della Duma di Stato Sergej Naryshkin da parte; ad inviarlo il presidente del consiglio Mikhail Burla. «Nel 2006 al referendum in Transnistria a favore dell’adesione alla Russia ha votato il 97,2% degli elettori, ha ricordato Burla. È stato già approvata in prima lettura la legge costituzionale sul riconoscimento della legislazione russa come parte della legislazione transnistriana. In Transnistria ufficialmente la lingua nazionale è il russo».