«Contro Yitzhak Rabin agirono tre forze. I rabbini più fanatici che usarono il Talmud per giustificare le loro invettive, la lobby dei coloni che non voleva il ritiro di Israele dai Territori palestinesi e la destra parlamentare. Questo triumvirato scellerato fu in grado di destabilizzare un governo eletto democraticamente». Amos Gitai parla con il suo abituale tono pacato, sorseggiando un tè, ritornando indietro con la memoria ai mesi e ai giorni in cui Yigal Amir, giovane ebreo estremista di destra, maturò la decisione di assassinare il primo ministro la sera del 4 novembre di venti anni fa. «Non sto dicendo...