Se esiste una cifra distintiva della scrittura di Amitav Ghosh, essa risiede in un equilibrio tra invenzione narrativa e passione scientifica che è prossimo alla perfezione. Dalla complessità stilistica delle prime opere alla prosa più classica e fluviale della trilogia sulla guerra dell’oppio, Ghosh ha fatto del romanzo un laboratorio di indagini conoscitive in ambito storico, etnografico, antropologico e linguistico, la cui profondità è sempre risultata direttamente proporzionale alla quota di azione e umanità immessa nei suoi intrecci e nei suoi personaggi. Inaspettatamente e non senza suscitare un certo sgomento, L’isola dei fucili – il suo decimo romanzo appena uscito...