La rabbia di ambulanti e ristoratori per la crisi figlia della pandemia è scoppiata fragorosa ieri. Epicentri disseminati lungo la penisola e davanti a Montecitorio a Roma dove a fomentare la folla ci hanno pensato Casapound, ItalExit di Paragone e Vittorio Sgarbi.
Esasperati per il blocco di mercati (non alimentari) all’aperto e per i ritardi ed eseguità di ristori e sostegni le due categorie hanno manifestato per chiedere di poter tornare a lavorare.
La protesta più dura e partecipata si è svolta in Campania. È durato dalle 9 di ieri mattina fin quasi alle 19 il blocco realizzato nel tratto casertano dell’autostrada A1 Roma-Napoli da parte degli operatori mercatali. A mediare con i manifestanti i funzionari della questura di Caserta e della prefettura. La protesta si è svolta nei pressi dello svincolo di Caserta Sud, con diverse centinaia di furgoni a bloccare il traffico in entrambe le direzioni. Sono state istituite uscite obbligatorie per bypassare il blocco, con code e rallentamenti per l’intera giornata.
Un blocco rimosso quando i centinaio di manifestanti hanno ricevuto rassicurazioni dalla delegazione recatasi a Roma su un incontro che si terrà oggi nella capitale tra i rappresentanti dei lavoratori e il governo. «È stata una giornata dura – dice Peppe Magliocca, presidente di Ana-Ugl Caserta, sindacato degli ambulanti che ha organizzato la protesta – chiedo ancora scusa a cittadini e forze dell’ordine per i disagi provocati, ma era necessario dar vita ad una protesta di questo tipo per alzare l’attenzione sulla nostra categoria, che non lavora da quasi due mesi, ed è ormai allo stremo. Auspichiamo che da Roma possano arrivare notizie positive sulla riapertura di fiere e mercati ma anche in relazione al pagamento della Tosap, la tassa di occupazione del suolo comunale; pagarla senza aver lavorato è un danno per noi».
In verità da Roma l’assicurazione è per un incontro «nei prossimi giorni», come dichiarato dal viceministro allo sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin di Forza Italia: «Nei prossimi giorni riceverò le imprese di questa categoria: è il momento di dare soluzioni».
Nel pomeriggio a Roma davanti alla Camera la situazione più delicata, con incidenti tra polizia e le diverse centinaia di manifestanti. Tra loro bandiere blu di Italexit, il movimento del senatore ex M5S Gianluigi Paragone, Casapound, Vittorio Sgarbi e un uomo vestito come l’appartenente al movimento Q-Anon che con le corna fece irruzione al Congresso a Washington.
«Buffoni» e «libertà» le urla partite dalla piazza, dove i manifestanti hanno sfondato le transenne, venendo respinti dalle forze dell’ordine. La situazione è degenerata e si è arrivati più volte allo scontro, con lancio di fumogeni e altri oggetti all’indirizzo degli agenti.
Tra questi ultimi ci sono due feriti – uno dei quali medicato sul posto e trasportato in ospedale – e 7 manifestanti sono stati identificati e fermati. In molti, come si evince dalle immagini degli scontri, non indossavano la mascherina.
Nel frattempo i rappresentanti delle diverse organizzazioni delle imprese del commercio, della ristorazione, dell’artigianato, della distribuzione e le cooperative, hanno tenuto le loro audizioni virtuali al Senato chiedendo al governo più aiuti a fondo perduto di quelli previsti dal decreto Sostegni e di conseguenza un «nuovo e robusto scostamento di bilancio» per poter aumentare il debito pubblico necessario a questo scopo.