I 210 miliardi di euro del Recovery Fund devono attuare la riconversione del modello produttivo in senso ecologico. Non è questione più derogabile, per avere «un pianeta più sano per la nostra salute», consapevoli che solo con la giustizia ecologica avremo giustizia sociale. La pandemia ci ha indicato la strada, e a senso unico obbligato. Eppure, nella prima audizione del neoministro della Transizione Ecologica Cingolani alle commissioni parlamentari dei giorni scorsi ci è sembrato riecheggiasse ancora l’atavica questione della difficoltà di fare audaci passi verso la transizione ecologica per questioni socioeconomiche legate al sistema di produzione, a un sistema produttivo...