L’amministrazione Trump ha effettuato la decima esecuzione federale dell’anno e le prime due, in 130 anni di storia, durante il periodo di transizione, mandando a morte Brandon Bernard, e Alfred Bourgeois, entrambi afroamericani.

Altre quattro esecuzioni federali sono previste nelle settimane prima dell’insediamento del presidente eletto Joe Biden. Brandon, un membro di una banda di strada del Texas, era stato condannato più di 20 anni fa per il ruolo giocato negli omicidi di una coppia di religiosi dell’Iowa. Molti personaggi famosi statunitensi, tra cui Kim Kardashian West e avvocati di alto profilo, avevano chiesto, inutilmente, la grazia in un appello alla Corte Suprema; gli avvocati di Bernard hanno sostenuto fino alla fine che l’accusa aveva agito incostituzionalmente negando prove che avrebbero portato i giurati a non condannarlo all’ergastolo.

Meno di 24 ore dopo l’esecuzione in Bernard è stata la volta di Bourgeois, 56 anni, condannato per aver torturato la figlia di 2 anni fino a picchiarla a morte. Durante lo scorso luglio Trump ha ripreso le esecuzioni federali che non si tenevano da 17 anni, questo ritorno ha incluso l’esecuzione dell’unico nativo americano nel braccio della morte, andando contro i desideri della sua tribù, e l’esecuzione, prevista per il mese prossimo, della prima donna detenuta, in quasi 70 anni.