l sottosegretario agli esteri Riccardo Merlo, senatore eletto in America del sud e iscritto al gruppo del Maie, era stato in commissione esteri alla camera due volte la settimana scorsa. Giovedì ha accusato alcuni sintomi del Covid e ieri è risultato positivo al tampone. La commissione è stata sconvocata, tutti i commissari a partire dal presidente Fassino si sono sottoposti al tampone e sono ora in isolamento. Merlo ha detto di essere stato forse infettato dal suo autista – «il veicolo è piccolo» – ed è il primo esponente del governo a essere contagiato dopo l’estate (in primavera era capitato al vice ministro della salute Sileri). Merlo è rimasto un frequentatore abituale di palazzo Madama, pur essendo al governo, perché il suo voto è importante per la maggioranza che a palazzo Madama ha poco margine sull’opposizione.

Ma ieri anche un’altra commissione della camera è stata costretta a chiudere per sanificazione straordinaria e per dare modo a tutti i componenti e al personale di fare il tampone: si tratta della commissione bilancio dove siede la deputata Pd Beatrice Lorenzin. Ex ministra della salute, ieri ha comunicato anche lei la positività al virus: «È proprio una bestiaccia di virus se io che sono particolarmente attenta sono rimasta contagiata. Essere contagiati è più facile di quello che pensiamo». In questo caso il rinvio dei lavori della commissione è più pesante perché in agenda c’era il voto sulla la relazione al Recovery fund che dunque non potrà arrivare in aula a Montecitorio entro questa settimana.

Di fronte ai rischi che il diffondersi del contagio comporta per i lavori parlamentari, il deputato del Pd Ceccanti ha raccolto a ieri sera oltre 70 firme di deputati del Pd, Leu, M5S, Fi e gruppo misto in calce a una proposta di modifica del regolamento della camera che prevede che in «particolari circostanze che impediscano ai deputati lo svolgimento della funzione parlamentare in presenza, possono essere autorizzati la partecipazione … e l’esercizio del voto secondo procedure telematiche che assicurino la personalità, la libertà e la sicurezza del voto».