Tornare per un istante o un’ora intera in teatro, aggirarsi in platea, affacciarsi nelle sale prova o nei camerini, curiosare fra fotografie, spartiti, sculture, perdersi fra nomi, volti, di compositori, cantanti, direttori, ballerine, posare l’occhio sui tessuti dei costumi. Grazie a un accordo con la piattaforma Google Artsandculture il Teatro alla Scala ha lanciato sul proprio sito una nuova formula per vivere il teatro a distanza. Un rapporto cominciato da tempo, fra social network e anticipazioni video, che ha subito un’improvvisa accelerazione quando la coltre di silenzio della pandemia ha spento tutte le voci dello spettacolo e il 22 febbraio...