Chi ha il coraggio di astenersi dalla festa di Radio Popolare? Nessuno. Si va e basta, per piacere ma anche per dovere. Intanto perché il luogo prescelto per la “festicciola” dei 40 anni è di una bellezza spiazzante (l’ex psichiatrico Paolo Pini di via Ippocrate 45), e poi perché la spaesata comunità milanese che con qualche imbarazzo continua a definirsi di sinistra alla fine riesce a rimescolarsi solo quando viene chiamata a raccolta da questa radio che è molto più di una radio. Poi, fuori dall’ascolto, ognuno continua a pensarla come vuole, ma quello strano legame tra ascoltatori si percepisce ed è molto forte, e basta questo per sentirsi parte di una comunità che non è solo politica. Forse l’unica, a Milano, che abbia ancora senso mantenere in vita.

Questa volta hanno fatto le cose davvero in grande. Tre giorni di bagordi e riflessioni sono tanta roba ma non avanzerà niente. La festa All you need is pop comincia oggi alle 17 e finisce (non è una battuta) alle 23 di domenica quando comincerà la diretta live dei ballottaggi. Questo regalo per i milanesi ha un costo piuttosto contenuto – 5 euro per ogni giornata (con abbonamento a 10 euro per i tre giorni) – e prevede anche un gadget/tormentone venduto al prezzo di 10 euro: una tazza che ha già scatenato una gara a metterci la faccia a colpi di selfie (“una faccia, una tazza”). Nel parco, su sei aree attrezzate, si alterneranno dibattiti, performance, concerti, dj set, presentazioni di libri e spettacoli teatrali per una sorta di gigantesca trasmissione en plein air dove il valore aggiunto è la partecipazione degli ascoltatori che assisteranno al tradizionale palinsesto offerto dalla radio, ma come se fosse uno show. Nei dintorni si possono mangiare cibi di qualità o sbocconcellare davanti a un’infilata di “street fooders” dandosi arie da gourmet. Birra artigianale a volontà e anche la presentazione di una bionda speciale (la 107.6).

“Ma non sarà un festival di giornalismo, o musicale e neanche una rassegna teatrale o cinematografica e nemmeno un workshop sulla politica italiana o sul dramma dell’immigrazione e l’insopportabile indifferenza dell’Europa – precisa Radio Popolare- sarà tutto questo messo insieme e condiviso con la consistente rete di fruitori della radio: una community che, tra abbonati, sostenitori e ascoltatori costituisce la risorsa valoriale ed economica primaria, con la quale ha senso profondo condividere e festeggiare la stessa vocazione indipendente”. Qualche nome o titolo della prima serata solo per rendere l’idea. Questa sera alle 22,30 concerto di Eugenio Finardi. Alle 18 incontro con il politologo Gianfranco Pasquino sul populismo (modera Massimo Bacchetta). Alle 19,30 concerto dell’Orchestra Mozart. Alle 21,30 il collettivo “Segreto di Satira” spiega come si deride la politica italiana. A mezzanotte concerto omaggio a Piero Ciampi con Bobo Rondelli, oppure proiezione integrale del film “Le mille e una notte di Miguel Gomes. E molto altro ancora (il programma completo sul sito radiopopolare.it).