L’audizione dei commissari Alitalia in parlamento allarma i sindacati. Tocca al neo commissario Daniele Discepolo – che ha sostituito Carlo Gubtosi diventato ad di Tim – lanciare l’allarme: «È fondamentale che Fs prenda una decisione finale sul futuro di Alitalia». La deadline per la presentazione del nuovo piano industriale di Ferrovie dello Stato, infatti, era stata fissata a domenica 31 marzo. Ma in mattinata una nota Fs spiegava che «sta proseguendo le interlocuzioni con un ristretto numero di player industriali per la formazione di una compagine azionaria. I progressi compiuti in questi mesi necessitano di ulteriori approfondimenti per giungere alla definizione di un modello industriale sostenibile».
E Discepolo anticipa che se verrà chiesta una proroga, sarà «brevissima, massimo 3-4 settimane». «Non auspico la liquidazione della compagnia» ma senza Fs «il perimetro dei commissari è molto ristretto, anzi direi univoco».
Per la partita Alitalia «l’interesse è rilanciare, non solo il salvataggio», ha cercato di rassicurare il vicepremier Luigi Di Maio, definendo Delta «una delle migliori compagnie al mondo». «Alitalia è un’operazione di mercato: quello che faremo sarà legato a Ferrovie e Delta, quali saranno gli altri partner lo decideranno loro», ha aggiunto.
Ma i tutti i sindacati e le opposizioni si dicono allarmate dalle dichiarazioni del commissario Discepolo.