«Nessuna forma di sostegno economico a Kiev fino a quando ci saranno fascisti nel governo»: questa una delle principali richieste ai vertici tedeschi ed europei emerse dalla penultima giornata del congresso della Linke in corso a Berlino. La crisi ucraina è stata al centro della discussione, insieme alla lotta contro il trattato di libero scambio Ue-Usa (Ttip) e alle strategie per formare governi progressisti di coalizione (con Spd e Verdi) in alcuni Länder chiamati al voto nei prossimi mesi.

Come ampiamente previsto, i delegati hanno rieletto alla guida del partito i due co-segretari, Katja Kipping e Bernd Riexinger, considerati «figure di integrazione» delle diverse (e talvolta litigiose) anime dell’organizzazione. Ospite d’onore della giornata di ieri è stato Alexis Tsipras, intervenuto in serata con un applauditissimo discorso in perfetto inglese: «Il 25 maggio la scelta è fra la Sinistra europea e la signora Merkel, contro l’austerità che hanno voluto insieme popolari, liberali e social-democratici». Dalla voce del leader ellenico un’accorata denuncia dei «piani di salvataggio» della Grecia: «Non è una storia di successo come dicono Merkel e i neoliberali, ma una tragedia sociale».