Alan Sorrenti è un artista libero; il successo strepitoso che l’ha accompagnato dalla fine de ’70 ai primi ’ 80 l’ha sì cambiato, ma non ne ha spento il desiderio di far musica come voleva. La «discografia» come la chiama non l’ha piegato come le vicissitudini esistenziali ed oggi, a quarant’anni dall’uscita di Figli delle stelle, Sorrenti, classe 1950, è pronto per un nuovo tempo della sua carriera. A marzo saranno riediti gli album dei settanta con tracce rare e inedite e ci saranno concerti; per l’autunno prossimo forse un album di inediti. L’intervista telefonica, reduci da un ascolto completo...