Cerimonia di apertura, ieri, delle Universiadi 2019 Napoli con la direzione di Marco Balich. La tradizionale sfilata delle nazioni ha proposto un elemento nuovo: 40 stati hanno avuto come porta insegne un richiedente asilo ospite dello Sprar cittadino gestito dall’impresa sociale Less onlus. «Siamo stati contattati dallo staff di Balich – racconta Francesco Girardi – per dare valore, in un contesto globale, alla presenza dei migranti nei tessuti sociali. Saranno cittadini onorari dello stato di cui porteranno la bandiera. Molti di loro fanno sport, avranno un attestato esattamente come i volontari italiani e sarà importante per il loro percorso».

Si tratta di ventenni che vengono da Siria, Ghana, Nigeria, Malesia, Gambia e il loro destino è incerto. Dal 31 dicembre il sistema Sprar sarà stravolto dalle regole introdotte dal primo decreto Sicurezza. «Nel frattempo – racconta ancora Girardi –  il clima è diventato sempre più brutto, c’è molta aggressività sia dal punto di vista verbale che degli atteggiamenti. Vengono dipinti come una minaccia per gli italiani ma la verità è che sono spaventati. La burocrazia che prima li macinava ora li schiaccia, le storie individuali cancellate. Partecipare alle Universiadi speriamo serva a cambiare la percezione generale».