All’appello di Moqtada al-Sadr hanno risposto a decine di migliaia: una marcia contro la presenza delle truppe statunitensi in Iraq, presenza che il prossimo marzo “festeggerà” 17 anni. Il leader religioso sciita, parte del governo – tuttora dimissionario – di Abdul Mahdi, prova a fare quanto non gli è riuscito con la mobilitazione popolare iniziata il primo ottobre scorso contro settarismo e corruzione: ergersi a pilastro della protesta così da uscirne indenne. L’occasione stavolta gliel’hanno data gli Stati uniti, ancora in Iraq nonostante la richiesta del parlamento di Baghdad di ritirarsi a seguito dell’omicidio extragiudiziale del generale iraniano Soleimani lo...