Costituirà una «geografia delle arti» la 38a edizione del Romaeuropa festival, secondo le parole del direttore artistico Fabrizio Grifasi durante la conferenza stampa svoltasi ieri a Roma, nella cornice dell’Ambasciata di Spagna. Una mappatura del contemporaneo che tiene conto del ruolo dello stesso festival nel panorama europeo, sono infatti numerosissimi i ritorni di artisti già passati al ReF nella manifestazione in programma dal 6 settembre al 19 novembre. A cominciare dagli appuntamenti di apertura, che si svolgeranno alla Cavea dell’Auditorium, ancora sotto il segno e le temperature dell’estate. Sarà il coreografo Sidi Larbi Cherkaoui, per il Ballet du Grand Théâtre de Genève di cui è attualmente direttore, ad inaugurare il ReF con Ukiyo-e, dove la cultura giapponese sarà il punto di incontro tra danza e musica, grazie al compositore e cantante Shogo Yoshii. Un’intesa che è al centro anche di Creation 23 di Anne Teresa De Keersmaeker che torna al festival con una ricerca sulle sonorità pop e blues. Il grande appuntamento musicale alla Cavea sarà invece nel segno della techno, con il pioniere statunitense Jeff Milles al fianco di Jean-Phi Dary e Prabhu Edouard.

IMPOSSIBILE rendere conto di tutti gli appuntamenti – quest’anno in programma 90 diversi spettacoli per 300 repliche. Sempre per la danza sarà possibile vedere a Roma Boris Charmatz e Akram Khan, il teatro sarà abbracciato come di consueto con alcune produzioni internazionali – tra cui Lo zoo di vetro interpretato da Isabelle Huppert, l’ultimo spettacolo del grande Peter Brook Tempest Project e il ritorno di Milo Rau con Antigone in Amazzonia – e uno sguardo sul panorama nostrano, tra cui figura Ascanio Celestini. Al confine si situa la compagnia inglese Forced Entertainment che presenta la trasposizione italiana di Tomorrow’s Parties interpretata da Marco Cavalcoli e Caterina Simonelli. Saranno poi coprodotti dal ReF i nuovi lavori di Francesca Pennini – CollettivO CineticO, della compagnia pugliese VicoQuartoMazzini che porta in scena l’adattamento de La Ferocia di Nicola Lagioia e della regista romana Fabiana Iacozzilli. Completano il programma le sezioni Anni Luce, dedicata alle giovani generazioni, la proposta avant-pop di Line up, con il concerto tra gli altri di Iosonouncane, e il gran finale il 19 novembre con Fatoumata Diawara.