L’avvento di Enrico Letta alla segreteria del Partito democratico non è un semplice passaggio di consegne dettato dalle dimissioni di un deluso Nicola Zingaretti e dalla assenza di altri candidati che potessero acquietare le turbolenze delle varie correnti. Rappresenta un salto di qualità in negativo per l’intero Pd, sempre più sospinto da una scelta governista che si è venuta via via rafforzando per diventare l’unica strategia di quel partito. Ha ragione Cuperlo nel constatare che “da quindici anni non vinciamo un’elezione politica e nonostante ciò per oltre undici di questi quindici anni siamo stati al governo del paese”. Ma il...