Se a differenza del 2007-08 questa volta l’offensiva di Air France-Klm andrà in porto, Alitalia si troverà ad essere controllata da un gruppo dove la principale filiale – Air France – è in piena ristrutturazione. Air France-Klm è il primo gruppo di trasporto europeo, con 593 aerei, 230 destinazioni nel mondo, 76 milioni di passeggeri l’anno e più di 100mila dipendenti. Ma Air France, dove lo stato francese ha ancora una partecipazione del 15,8%, è in piena tempesta. Nel 2012, con il piano Trasform 2015, era stata decisa una drastica riduzione di posti di lavoro. Ma il taglio di 5122 posti non è stato sufficiente e quest’anno il nuovo presidente, Frédéric Gagey, ha annunciato un’ulteriore riduzione del personale, meno 2800 posti. Air France punta a risparmi intorno ai 2 miliardi in tre anni e a un parallelo aumento della produttività del 20%, per far fronte a un debito che nel 2012 era di 6,5 miliardi di euro. Nel 2015, i dipendenti di Air France saranno ridotti a 98mila. Erano 106mila nel 2012, cioè un saldo negativo di 8mila posti di lavoro in pochi anni. Air France perde soprattutto nei voli a breve e medio raggio, 800 milioni di deficit nel 2012, dovuti ad alti costi di personale e di carburante, mentre cede terreno in questo comparto a causa della concorrenza delle compagnie low cost. La ristrutturazione prevede quindi una riduzione dei voli di corto e medio raggio intorno al 4-5%. In particolare, sono nel mirino le basi di provincia, Marsiglia, Nizza e Tolosa, dove non dovrebbero essere soppresse delle destinazioni, ma ridotto il numero dei voli (soprattutto in inverno). Il problema è che in queste basi di provincia sono impiegate 4mila persone, che stanno prevedendo scioperi per protestare contro il piano di ristrutturazione. Air France controlla anche una compagnia low cost, Transavia, che dovrebbe venire invece potenziata: oggi ha 11 aerei e dovrebbe arrivare a una trentina nel 2015-16, soprattutto per impedire che compagnie come EasyJet occupino lo spazio a partire dall’aeroporto parigino di Orly. Air France ha pero’ anche in programma degli investimenti per migliorare la flotta, in particolare gli interni degli aerei e sviluppare la classe affari, che rende di più. Le sinergie con Alitalia potrebbero far aumentare i guadagni del gruppo Air France-Klm di 50-100 milioni, con un investimento che potrebbe non superare i 150 milioni. L’Italia, che rappresenta il quarto mercato aereo europeo, è il terzo mercato per Air France che dal 2001 ha un accordo commerciale con Alitalia. Con la nascita del gruppo Air France-Klm nel 2004, la partecipazione è aumentata fino al 25% di Alitalia. Adesso, Air France-Klm pone delle condizioni drastiche per aumentare la sua presenza nel capitale della compagnia italiana che non dovrebbe comunque superare il 50%: non intende sobbarcarsi il problema del debito di Alitalia (che supera il miliardo), compagnia che da 13 anni ha i bilanci in deficit. Il modello potrebbe essere l’accordo che nel 2009 aveva concluso Lufthansa per prendere il controllo di Austrian Airlines. Air France-Klm chiede anche che Alitalia avvii una ristrutturazione preventiva e vuole garanzie per ottenere i comandi della compagnia, senza interferenze di nessun genere.