Agnoletto: «Per evitare milioni di morti bisogna fermare i brevetti sui vaccini»
La campagna Assemblea internazionale della rete Move Up
La campagna Assemblea internazionale della rete Move Up
Una bocciatura secca. È il giudizio sul G20 Salute che la rete Move Up, contro i profitti sulla pandemia, ha espresso ieri in un’assemblea internazionale che si è svolta online. «La logica della carità non funziona dal punto di vista sanitario e fa il gioco delle multinazionali del farmaco. L’Unione Europea, poi, non ha mantenuto neanche le promesse: del miliardo di dosi che avrebbe dovuto donare ai paesi poveri ne ha consegnate solo 200 milioni», ha detto Manon Aubry eurodeputata francese e co-presidente del gruppo della sinistra Gue/Ngl.
Al centro della discussione un dato: nel mondo sono stati somministrati 5 miliardi di vaccini, ma quasi il 75% delle dosi è finito in dieci paesi. Sono i numeri elencati ieri dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus nel suo monito ai venti ministri della Salute. Le statistiche non mentono. Nell’Ue il 64,7% della popolazione ha ricevuto una dose e il 58,4% due. La copertura vaccinale media in Africa è del 2%. Per gli 86,79 milioni di congolesi sono arrivati appena 98mila vaccini. Una dose è stata somministrata allo 0,2% dei vaccinabili in Ciad e allo 0,7% in Madagascar. Dati terribili anche guardando a est: Turkmenistan (0,5%), Yemen (1%) e Papua Nuova Guinea (1%).
«Le decisioni del G20 causeranno milioni di morti nel sud del mondo e costringeranno i paesi ricchi a rincorrere ogni tot mesi dosi sempre più care, necessarie a contrastare varianti emerse dove gli immunizzati sono pochi», afferma Vittorio Agnoletto, medico e membro del Comitato nazionale per il diritto alla cura, di cui faceva parte anche Gino Strada.
Agnoletto giudica «vergognosa e indecente» la scelta del G20 di ignorare la richiesta di moratoria per i brevetti sui vaccini, avanzata prima da India e Sudafrica e poi sostenuta da oltre cento Paesi, e attacca il ministro della Salute Roberto Speranza (LeU): «di fronte alla tragedia in atto non servono proclami o belle parole, ma scelte coraggiose».
La proposta di Move Up e delle altre realtà europee che si stanno muovendo su questo terreno è di sospendere fino al termine della pandemia i brevetti sui vaccini e trasferire le tecnologie necessarie a produrli anche nei paesi in via di sviluppo. In questa direzione vanno una mozione approvata dal parlamento di Bruxelles e l’iniziativa dei cittadini europei (Ice) «Diritto alla salute-Right2Cure».
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