Dall’inchiesta che ha coinvolto l’ex sottosegretario Armando Siri, messo alla porta dal governo solo dopo lunghe settimane di forti tensioni tra il ministro Matteo Salvini e l’alleato M5s, emerge uno spaccato di corruzione, abusi di potere, mazzette, trame e intrecci con burocrati e politici che dalla Sicilia arrivano a Roma. Ma soprattutto aleggia l’ombra della mafia e in particolare del superlatitante Matteo Messina Denaro. L’uomo chiave del sistema svelato dalla Procura di Palermo e dalla Dia di Trapani è Francesco Paolo Arata, ex parlamentare di Forza Italia e già consulente della Lega per la parte del contratto di governo definito...