È il 1969 quando Danièle Huillet e Jean Marie Straub arrivano a Roma con un’automobile carica di libri e il progetto di un film: Othon (Les yeux ne veulent pas en tout temps se fermer ou Peut-être qu’un jour Rome se permettra de choisir à son tour), a accoglierli, in via del Governo Vecchio, nei primi mesi del soggiorno romano, è la casa di Adriano Aprà che di quel film sarà poi il protagonista. Critico, fondatore della rivista «Cinema& Film», storico, sguardo infaticabile del Filmstudio, il cineclub – e molto di più – dove l’Italia politicamente cinefila scopre gli immaginari...