silvestri silvana Apr 16 alle 4:47 PM La memoria teatrale è elefantiaca. Non teme confronti né amnesie. Non le temeva nell’oralità spinta all’eccesso delle origini, non le teme a maggior ragione oggi con l’avvento delle nuove tecnologie. Molti fili della memoria e del ricordo s’intrecciano quando s’incontra uno dei protagonisti del teatro italiano del secondo novecento; appartenente al ristretto novero degli interpreti prediletti da Strehler, “ritrovata sempre più brava”, “adorata e adorabile”, per le sue ormai leggendarie regie; fortunatamente tramandate dal teatro televisivo, genere ibrido ancora non del tutto indagato. Peraltro praticato, tra gli altri e con esiti alti, da...