Un caschetto inconfondibile di capelli neri, gambe da favola, un guizzo stregante, capace di seduzione e di ironia, negli occhi e nel corpo. La ricordiamo così, Zizi Jeanmaire, danzatrice, cantante, vedette del music-hall francese come del balletto moderno narrativo siglato Roland Petit, che era suo marito. Se ne è andata all’età di 96 anni, nella sua residenza in Svizzera, eppure a pensarla oggi l’anzianità svanisce: eccola nel suo famoso Truc en plumes, calze e tubino neri, piume rosa, tutto Yves Saint-Laurent, notissima anche in Italia per aver partecipato a ben dodici puntate di Studio Uno con Walter Chiari.

Ma per gli appassionati di danza Zizi è anche molto altro. 1949, debutta a Londra la Carmen che Petit le ha cucito addosso: «È il mio balletto feticcio – diceva Petit -. L’avrò ballato con Zizi migliaia di volte. È una coreografia talmente legata a lei che non l’ho mai cambiata di un passo, chiunque la danzasse». Una Carmen tutta francese in guepière e punte, con «lo charme di Mérimée, la foga di Bizet, la tecnica del balletto classico contemporaneo» secondo Roland. Indimenticabile Zizi anche in Le Jeune Homme et la Mort, sempre di Petit, un cult dell’esistenzialismo su libretto di Cocteau.