Mardik Martin e Martin Scorsese si erano conosciuti nel 1961, entrambi studenti alla New York University, e insieme avevano scritto il secondo cortometraggio di Scorsese, It’s Not Just You, Murray (1964). Sarà l’inizio di una stretta collaborazione tra i due che continuerà col passaggio del regista di Quei bravi ragazzi al lungometraggio – Who’s That Knocking at My Door (1967). e poi negli anni settanta in New York New York (1977) scritto insieme a e Earl Mac Rauch fino a The Last Waltz.
Nel 1981 Scorsese firma Toro scatenato, per la preparazione Mardik Martin aveva lavorato un anno e mezzo per raccogliere informazioni su Jack La Motta prima di scrivere la sceneggiatura con Paul Schrader. Era stato proprio lui, complice Robert De Niro, a insistere perché Scorsese che non amava la boxe, realizzasse il film.

Nel 2007, in occasione dell’uscita di un documentario sulla sua vita (Mardik Martin: da Bagdad a Hollywood) lo sceneggiatore diceva: «Bob e io abbiamo visto tutti i film di boxe che si potevano trovare ma non per copiarli, al contrario perché volevamo fare qualcosa che non si era mai visto».

NATO nel 1936 in Iran da genitori armeni, cresciuto in Iraq, Mardik Martin, era arrivato in America alla fine degli anni Cinquanta. Dagli studi di economia era passato al cinema. Riconosciuto nella New Hollywood, era piano piano un po’ scomparso dopo il lavoro insieme a Scorsese dal quale negli anni si era allontanato. Chiamato da De Palma per Carlito’s Way (’93) aveva lasciato il progetto per delle critiche espresse nei confronti di Al Pacino e sulla narrazione adottata in Scarface. La dipendenza dalla cocaina lo aveva poi tenuto per anni lontano dai set e da Hollywood. Finché non ha ripreso a lavorare come docente si sceneggiatura alla NYU e all’università della California del sud.