IAveva solo quarant’anni Nadia Toffa: l’annuncio della malattia che l’ha uccisa, il cancro, l’aveva dato lei stessa nel 2018 dopo mesi di assenza dalle Iene, il programma di cui era conduttrice e inviata.
La battaglia contro il tumore, scoperto alla fine del 2017, l’ha raccontata in un libro, Fiorire d’inverno, e anche sui social – dove è stata ferocemente attaccata per aver definito la malattia «un dono» ma dove è anche diventata per tanti un esempio e simbolo di resistenza – schierandosi sempre contro i «ciarlatani» che millantano cure alternative e in favore della medicina e della scienza. Nonostante la malattia era tornata a condurre le Iene, e aveva annunciato – sempre sui social – che questo autunno avrebbe ripreso il suo lavoro al programma Mediaset.

NATA A BRESCIA nel 1979 è diventa inviata delle Iene dieci anni fa, nel 2009, mentre nel 2014 pubblica Quando il gioco si fa duro, un libro sulla dipendenza dal gioco d’azzardo – argomento che aveva spesso seguito anche per il programma di Italia 1.
La sua scomparsa ieri mattina in una clinica di Brescia ha suscitato decine di reazioni di cordoglio fra colleghi, ammiratori e amici del mondo dello spettacolo, e anche una nota del Quirinale: «Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, colpito dalla prematura scomparsa di Nadia Toffa, ricorda la vivacità e simpatia del suo impegno di giornalista e il coraggio con cui ha affrontato la malattia». Mentre Laura Boldrini scrive su Twitter «la tua forza rimane un esempio per tutti quelli che lottano quotidianamente per vincere la propria battaglia».
Ieri la camera ardente al teatro Santa Chiara di Brescia, mentre il funerale sarà la mattina del 16 agosto nella cattedrale della città.