È morta a 61 anni – ma le cause del decesso sono ancora ignote – Lorna Doom, bassista dei Germs, gruppo seminale punk di Los Angeles. «Ha lasciato le sue spoglie mortali all’una», scrive il batterista della band americana Don Bolles, in un post su facebook. Doom era stata cofondatrice del gruppo che originariamente comprendeva insieme a lei, Bolles, il cantante Darby Crash e Pat Smear prima che suonasse con i Nirvana e poi con i Foo Fighters. Il loro primo disco – è del 1979 GI, prodotto da Joan Jett venne definito all’epoca da Rolling Stone come «il più grande album punk di tutti i tempi».

TUTTAVIA, con solo un LP sulle spalle, i Germs si sciolsero nel 1980 dopo la morte di Crash, suicida con un’overdose d’eroina. Lorna Doom, nome d’arte di Teresa Ryan, arrivò nel gruppo nel 1976, all’epoca dietro la batteria c’era Belinda Carlisle, diventata celebre poi nelle Go Go’s e per un paio di fortunati album solisti.

Un solo album per i Germs ma fondamentale per la storia del punk americano e non solo, ogni brano cantato da Crash – scrivevano i critici era «una pugnalata al cuore» e lo stile della band faceva dell’irruenza e della potenza distruttiva delle esecuzioni, il suo punto di forza. Il ruolo di Doom & soci nel punk della West Coast è ben spiegato nel documentario – e relativa compilation – Decline of western civilizations (1980), diretto da Penelope Spheeris, dove i Germs appaiono in una versione trascinante e aggressiva di Manimal, insieme a loro troviamo anche gli X (We are disperate), i Circle Jerks e i Black Flag.