Per trent’anni protagonista della Schaubühne di Berlino al fianco di Bruno Ganz e Edith Clever, nonché del fondatore del teatro Peter Stein, poi diventato suo marito, è scomparsa a 82 anni l’attrice tedesca Jutta Lampe. Interprete anche cinematografica – è stata la giornalista Jule al centro, insieme all’amica Marianne, di Anni di piombo di Margarethe Von Trotta (1981) – Lampe si è formata come attrice ad Amburgo con Eduard Marks e ha fatto il suo esordio nei teatri di Wiesbaden e Mannheim, per poi trasferirsi a Berlino.

PARLANDO di lei Stein la aveva definita «lo spirito della Schaubühne»: fra i tanti titoli l’aveva diretta nell’Orestea e nei Villeggianti di Gorki: «Jutta in sè vantava due qualità: la serietà e la follia», raccontava ancora di lei Stein, che la incontrò nei primi anni Sessanta. A ritagliarsi parti sul grande schermo è arrivata invece alla fine degli anni Settanta, grazie a Margarethe Von Trotta che le affida il ruolo della protagonista Maria in Sorelle – L’equilibrio della felicità (1979) e con cui lavora ancora appunto in Anni di piombo e nel 2003 in Rosenstrasse, il suo ultimo ruolo per il cinema: nel film che ripercorre la protesta di Rosentrasse del 1943 interpreta la protagonista Ruth – sopravvissuta all’Olocausto e cresciuta negli Stati uniti – all’età di sessant’anni.
E al cinema recita anche in Dostoevskij – I demoni (1988) di Andrzej Wajda e in The Distant Land di Luc Bondy. Il tredici dicembre avrebbe compiuto 83 anni.