«Mondrian, Malevich e Kandinsky, sono la mia base spirituale. È l’apprezzamento continuo per il loro lavoro a permettermi di andare avanti». Eppure il minimalista Frank Stella, morto sabato scorso all’età di 87 anni nella sua casa di Manhattan – ha raccontato in più di una occasione di non disdegnare anche il Barocco – al centro di svariate sue lezioni ad Harvard – per quella «sorta di lotta per l’indipendenza e per il controllo del proprio destino» che metteva in scena, al di là delle richieste dei committenti. Stella (Malden, Massachusetts, 1936) si lasciò alle spalle l’Espressionismo astratto dei suoi primi...