«Albertosi, Albertosi/ Burgnich e Facchetti/ Con Bertini, Rosato e Cera/ C’era un gol!». L’ultimo maestro della canzone napoletana classica ha abbandonato la scena terrena. Se n’è andato Fausto Cigliano, 85 anni da poco, cantante e chitarrista di sobria eleganza, voce vellutata e arpeggi melodiosi, autore di colonne sonore per Antonioni e telefilm giapponesi e di successi di sapore calcistico (Ossessione 70, Krol e Dieghitotango) ma principalmente ‘o bravo guaglione che t’incantava mettendo le mani sulla seicorde e accennando Scalinatella o Anema e core, Indifferentemente e Te voglio bene assaje, portando il meglio della canzone partenopea in giro per il mondo...