Chi prende in mano Acque chete (Mirror, pp. 199, s.i.p.) rischia di farsi ingannare dalle apparenze: una lunga introduzione sotto forma di racconto bizzarro firmata da Tommaso Pincio, una galleria fotografica dedicata da Eugenio Tibaldi all’archeologia industriale di Ascoli Piceno, con ogni foto corredata da un disegno astratto dello stesso Tibaldi e da un epigramma in inglese attribuito a un misterioso «Mario Esquilino»; infine le stesse foto con sovrapposti i disegni e vicino i medesimi epigrammi tradotti ora in italiano. Sembra una tecnica originale per proporre, appunto, un catalogo di suggestive immagini, da leggere in una serata e poi sfogliare...
Alias Domenica