In un paese tristemente celebre per la sistematica violazione dei diritti umani, almeno per il diritto all’aborto si intravede finalmente una luce. Cresce infatti l’attesa per la sentenza della Corte costituzionale colombiana su due ricorsi di incostituzionalità relativi all’articolo del Codice penale che stabilisce una pena tra 16 e 54 mesi di prigione per la donna che decida di interrompere la gravidanza (e per chi l’aiuti a farlo) al di fuori delle tre condizioni previste dalla legislazione dal 2006: in caso di pericolo per la vita della madre, di gravi malformazioni del feto e di violenza sessuale. Benché il ricorso...