«Un paio di settimane fa qualcuno è entrato nella nostra redazione e ha forzato armadietti e scrivanie, evidentemente per cercare qualcosa. Con la camorra funziona così: noi scriviamo e loro ci minacciano o ci “vengono a trovare”, siamo abituati». È un «territorio di frontiera» quello che descrive Claudio Silvestri, segretario del Sindacato giornalisti della Campania e redattore del quotidiano Roma, dove i cronisti sono spesso i primi ad opporsi ai poteri criminali che operano indisturbati. «Solo nella provincia di Caserta, il feudo del clan dei Casalesi – spiega ancora Silvestri – ci sono quattro giornalisti sotto scorta e dieci sotto...