A otto mesi dalla tragedia della Tazreen e a tre da quella del Rana Plaza, le 1.243 vittime attendono ancora giustizia. Per chi ha perso tutto, familiari, lavoro, integrità fisica, possibilità di badare ai propri figli e per chi è rimasto, la tragedia continua, ogni giorno, ogni minuto. Non solo perché il vuoto delle vite spezzate sotto quelle macerie è incolmabile, non solo perché in molti sono rimasti senza arti e senza possibilità di tornare ad essere fisicamente abili, o senza la possibilità di onorare le spoglie del proprio caro, rimasto per sempre nell’oblio dei dispersi. Oltre a tutto questo,...