«Les miserables» del XXI secolo, che la Francia rifiuta e l’Italia non tollera, sono buttati sotto colorati tendoni di plastica, intorpiditi dal caldo, dal digiuno del Ramadan, dal vento, dalla pioggia, e dal nulla. Passa un cabriolet lungo la Aurelia, si sporge un braccio, il tempo di fare una foto al volo con lo smatphone e poi via, verso la costa, le spiagge, il mare, un fresco gelato. Loro, i migranti, in buona parte non sanno neanche in quale parte del globo terracqueo sono posizionati: ripetono nomi di paesi lontani, Svezia, Germania, Danimarca, Austria, e così ci si domanda quale...