Un contingente di altri 180 marine è stato trasferito nella base Usa di Sigonella «nel caso di necessità future». Stessa mobilitazione del luglio 2013 quando, sempre per i violenti scontri tra milizie a Bengasi, 200 marine vennero aviotrasportati nella base Usa in Sicilia. Nei giorni scorsi gli spostamenti dei marine erano messi in relazione alla crisi in Nigeria con le studentesse rapite da Boko Haram; ora la versione indica che i militari americani sono allertati, ufficialmente per «difendere le ambasciate Usa in NordAfrica, ma concretamente per intervenire in Libia. Al punto che il trasferimento del gruppo speciale di intervento rapido della Us Navy arrivato in Sicilia dalla base di Moròn in Spagna, è stato immediatamente precedente l’attacco dei paramilitari dell’ex generale Haftar contro il Parlamento libico e i combattimenti tra gli uomini di Haftar e i jihadisti a Bengasi. Sul coinvolgimento di Sigonella l’Italia tace. E chi tace…