Il ministro della Cultura Sangiuliano comincia l’anno con toni trionfali, sui social ieri ha scritto: «Tantissimi visitatori questa mattina al Parco Archeologico del Colosseo per l’apertura straordinaria del primo gennaio. Ho voluto personalmente ringraziare chi lavora oggi». Una passeggiata nel Foro Romano verso la domus portata alla luce dagli archeologi del Parco salutando i dipendenti e, in particolare, i 23 neoassunti per poi sottolineare: «Ho ereditato una situazione disastrosa. Da 20 anni non venivano fatte gare d’appalto sul concessionario dei servizi di biglietteria, abbiamo messo ordine amministrativo».

L’80% DEI SITI ha iniziato il 2024 in servizio, i dipendenti hanno aderito «su base volontaria». Sangiuliano ha spiegato: «In Italia abbiamo 5 milioni di opere ma ne esponiamo solo 480 mila. Vogliamo creare nuovi musei, lo stiamo facendo con il Museo dell’arte digitale a Milano e il Museo della lingua italiana a Firenze. Approvata la legge per il Museo della Shoah a Roma e stiamo provando a raddoppiare gli Uffizi con le due Ville Medicee di Careggi e Montelupo Fiorentino; il museo Archeologico di Napoli con l’ex Albergo dei poveri; utilizzare Palazzo Citterio per raddoppiare lo spazio espositivo della Pinacoteca di Brera; stiamo rafforzando il Castello Svevo di Bari. II ministero della Difesa ci ha donato lo spolettificio di Torre Annunziata dove sorgerà un nuovo museo per i reperti di Ercolano, Oplonti e Pompei». Nuovi centri autonomi in grado di moltiplicare l’influenza del ministro in carica.

A SANGIULIANO piace dare comunicazione di aver fatto lavorare il personale nei giorni di festa. Lo scorso 15 agosto ha riunito i direttori generali, questo Natale ha insistito per le aperture ma l’iniziativa è stata un flop. L’associazione Mi Riconosci ha fatto un censimento: «Numeri bassissimi, imbarazzanti: un centinaio di persone nei musei maggiori, 5 o 10 nei musei minori. Lo abbiamo saputo parlando con chi lavora lì. Eppure il ministero ha fatto un comunicato in cui diceva che in base ai “primi dati” si poteva parlare di successo poi, in serata, ha fatto uscire un comunicato che conteneva solo i numeri cumulativi di 25 e 26 dicembre insieme. Appunto, decine di migliaia di persone perché il 26 dicembre è tradizionalmente un ottimo giorno per le visite. Insomma, grazie ai numeri del 26 si copriva il disastro del 25».

RISULTEREBBERO, ad esempio, 10 ingressi al Castello Svevo di Bari, 20 circa al Palazzo Ducale di Urbino, 4 al Museo Archeologico dei Campi Flegrei, uno alla Pinacoteca Nazionale di Bologna. Il top a Pompei con 600 visitatori seguita da 258 al Palazzo Reale di Torino. Quanto è costato? 136 mila euro il budget, 210 euro in più per i dipendenti ministeriali. «In tanti hanno accettato il bonus – il commento di Mi Riconosci -. Con quei salari così bassi fanno comodo. Non li giudichiamo ma ringraziamo tutte e tutti coloro che invece si sono rifiutati e hanno impedito che ci fosse bisogno di altri lavoratori meno garantiti e privi di bonus». Il ministro ha anche rivendicato il bando per rinnovare il gestore di biglietteria e accoglienza del Colosseo, vincitore il Consorzio Nazionale Servizi società cooperativa. Il sindacato Cobas Lavoro privato: «Cns ha designato come mandante Midaticket srl e come ditte esecutrici Rear società cooperativa e Cooperativa Sociale Zoe. La definizione di servizi aggiuntivi è ormai inadeguata, sono servizi essenziali e sarebbe doverosa l’internalizzazione. Al contrario, il ministero ha affidato alla logica degli appalti al massimo ribasso il destino dei lavoratori. Si è lasciata piena libertà alle imprese riguardo il contratto nazionale da applicare. Il ricorrere a contratti ai limiti della sussistenza è indice di una volontà, da parte del ministero, di continuare a creare lavoratori di serie A e di serie B».

PERPLESSO il sindacato anche sulla ditta esecutrice: «Il ministero delle Imprese ha nominato il commissario Francesco Cappello alla guida della Rear in seguito all’ispezione disposta a maggio e all’avvio di un’indagine della Procura di Torino per malversazione e truffa che vede coinvolti alcuni soci e dirigenti della Società, tra i quali il deputato Mauro Laus capogruppo del Pd nella Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia. Più volte questa Società si è resa protagonista di scelte aziendali di massimo sfruttamento. È nota la sua prassi di applicare il contratto nazionale dei Servizi fiduciari con paghe base inferiori ai 6 euro lordi l’ora».

LA MINISTRA DEL TURISMO Santanché ieri era ugualmente entusiasta per i dati del suo settore: «Le stime sulla chiusura del 2023 vedono il recupero del comparto che sembrerebbe aver superato i livelli pre pandemia, un forte traino per l’economia». I dati sono del Centro studi Turistici di Firenze: il 2023 si dovrebbe chiudere con 445,3 milioni di presenze nelle strutture ricettive, in aumento dell’8,1% rispetto al 2022 e, per la prima volta, superiori al periodo antecedente il Covid: nel 2019 le presenze erano state 436,7 milioni. La ministra però non dice che il Sud e le Isole si fermano a più 4,4%, il Nord Est al 7%. Mentre il Nord Ovest vola a più 11,7% e il Centro a più 10,4%. Nessun accenno all’over tourism che sta svuotando le città, unico intervento il recepimento della direttiva europea per l’emersione delle attività ricettive ma nessuna norma per bloccare la moltiplicazione selvaggia dei b&b. Soprattutto, nessun accenno alla campagna «Open to meraviglia»: 136 mila euro per i video di lancio della campagna promozionale da parte dell’agenzia Armando Testa con la Venere influencer per attirare visitatori (ma i costi totali si aggirerebbero intorno ai 540 mila euro). Ieri su facebook l’ultimo post era datato 13 maggio, su X i fake.