Pompei ha un morto per ogni stagione. Questa volta, però, non si tratta di una delle centinaia di vittime dell’eruzione del 79 d.C. – i cui resti, imprigionati nello strato di lapillo, sono trasformati, sin da fine Ottocento, in calchi di gesso impressionanti per le contorsioni e le smorfie di dolore –, ma dello scheletro di un uomo di circa sessant’anni, che conserva persino un orecchio e i capelli. La scoperta di una sepoltura monumentale localizzata presso Porta Sarno, a est dell’antico centro urbano, è stata annunciata ieri dal Parco Archeologico di Pompei. La struttura, risalente agli ultimi decenni di...