Altra stella luminiscente incastonata nel cielo di New Orleans. A brillare questa volta è il cantante e chitarrista blues Marc Stone, il quale pubblica un lavoro che include il suono dei festival, della strada e dei club della città. Vi riesce grazie ad una sensibilità acquisita nel tempo grazie alle molteplici esperienze avute con calibri come Walter «Wolfman» Washington e Eddie Bo, oltre alla lunga presenza radiofonica in voce alla wwoz. Le otto tracce del disco riflettono l’attualità musicale che si respira dalle parti del French Quarter. Avvalendosi di un solido trio alle sue spalle capitanato da George Porter Jr., fondatore dei The Meters, Stone fonde al meglio melodie e ritmicità, creando un’intelaiatura totalmente blues da cui un brano dopo l’altro affiorano canzoni di qualità con caratteri diversi. È il caso della struggente ballata soul When We Were Cheating dove spicca la voce di Meschiya Lake, del funk contemporaneo di The Truth suonato con il combo New Soul Finders che implementa l’icona 70’s Marilyn Barbarin, della hit Digitized capace di connettere il groove della slide guitar del leader con le sei corde dell’altro ex Meters Leo Nocentelli e di Alvin Youngblood Hart.