La vertigine del corpo turba da sempre la normalità e mostra la realtà per quella che è. Lina Mangiacapre ha conosciuto quella vertigine. Ne ha tratto un sapere e un’esistenza in cui la verità riordina il corpo quasi a ricrearlo. Attraverso la sua arte ha rivelato l’inusuale che le permise di creare un gruppo come Le Nemesiache. Ha fatto della pratica politica – separatista e al contempo dialogante – un’esperienza inedita di femminismo militante. L’ultimo libro di Silvana Campese, La Nemesi di Medea. Una storia femminista lunga mezzo secolo (L’Inedito letterario, pp. 416, euro 24) ripercorre questo vissuto. DI FORMAZIONE...