L’Arco della Pace è stato per un pomeriggio un’arena arcobaleno con almeno 8 mila persone distanziate e determinate a sostenere il ddl Zan. Da Milano si è alzata forte la voce a sostegno di questa legge, come forte si era levata un anno fa poco prima dell’approvazione del testo alla Camera. Lo ha ricordato il deputato del Pd che ha dato il nome a questo ddl, Alessandro Zan: «Un anno fa eravamo qui a Milano e grazie a quella mobilitazione approvammo la legge alla Camera, anche con qualche volto del centro destra liberale. Per questo sono fiducioso, porteremo a casa questa legge contro i crimini d’odio». Alessandro Zan è ricercato per i selfie quasi come una star. «Lo seguo anche su Instagram» ci dice un’adolescente qui in piazza insieme a due sue amiche. «È assurdo ci siano persone contrarie a combattere le discriminazioni sessuali e di genere».

DAL PALCO ALLESTITO su un camioncino dai Sentinelli di Milano, i promotori di questa mobilitazione, si alternano interventi di cittadini, associazioni, artisti. Ad aprirli un messaggio inviato dal sindaco Beppe Sala: «Milano sarà sempre dalla parte di questa battaglia di civiltà. La vostra, lo nostra è una battaglia giusta e Milano per essere a pieno se stessa ha bisogno che venga approvato in fretta il ddl Zan». Per il portavoce dei Sentinelli Luca Paladini «su questa legge sono state alimentate le più grandi fake news. Hanno detto che è una legge che limiterà la libertà di parola, una balla clamorosa, perché la linea di demarcazione è netta, ed è tra libertà d’espressione e incitamento all’odio». A chiusura del suo intervento Paladini lancia una stoccata a chi si oppone a questa legge non da destra. «Voglio ricordare ai media che non è spaccato il fronte progressista, chi si oppone a questa legge dicendosi di sinistra è una minoranza, della minoranza, della minoranza e non è fuoco amico: non sono nostri amici».

PER DUE ORE E MEZZA le persone restano distanziate e con la mascherina alzata ad ascoltare gli interventi. A metà pomeriggio la foto simbolo con migliaia di cartelli alzati con sopra la scritta «Votate la legge Zan #temposcaduto». Presenti diversi esponenti del Pd, di Sinistra Italiana, di Rifondazione Comunista, dei Verdi. Dal palco ha parlato anche Elio Vito di Forza Italia: «La bandiera di Forza Italia si intona bene con i colori della bandiera arcobaleno. Sono sorpreso di questa sorpresa nel vedermi qui e sono sorpreso soprattutto che il Parlamento stia perdendo tanto tempo per approvare una legge giusta, scontata, che dovrebbe essere votata all’unanimità».

SE LA DISCUSSIONE nella commissione giustizia del Senato si protrarrà troppo a lungo la vecchia maggioranza del Conte bis potrebbe portare direttamente il testo in aula votandolo senza ulteriori accordi con il resto della maggioranza. Favorevole alla forzatura è il Movimento 5 Stelle, dal palco ha parlato anche la senatrice M5S in commissione giustizia Alessandra Maiorino. Tra gli artisti hanno parlato Paola Turci, Gaia (vincitrice di Amici), Lella Costa, Malika Ayane. In piazza non c’era Fedez, che ha fatto però una stories su Instagram alla vigilia dell’iniziativa. «Grazie all’intervento di Fedez il primo maggio molta più gente oggi sa che cos’è il ddl Zan quindi mi sento di ringraziarlo pubblicamente» ha detto Luca Paladini. Anche Alessandro Zan ha ringraziato il cantante influencer: «Grazie Fedez, hai squarciato un velo d’ipocrisia il primo maggio».

C’ERA PURE il social media manager di Taffo, l’agenzia di pompe funebri diventata un po’ famosa per la gestione della sua pagina Facebook fatta di meme ironici e sarcastici. «Non commentate e non interagite con le pagine di Salvini, Meloni e altri personaggi simili, perché gli regalate solo interazioni e visibilità. Ignorateli, solo così silenzieremo le loro armi». Si è vista anche l’ex compagna di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale, che nei giorni scorsi ha polemizzato con Antonio Tajani. «Sono delusa da alcuni esponenti di Forza Italia che tendono ad abbracciare un’area sovranista più che essere fermi nell’area liberale in cui il partito è nato. Non posso più votare per Forza Italia finché continua a strizzare l’occhio a Salvini piuttosto che guardare al faro della libertà». Settimana prossima si replica a Roma con un nuovo slogan, dicono dal palco: «Nessun passo indietro».