l premio Colombe d’oro per la pace 2018, riconosciuto ogni anno dal 1986 da Iriad (Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo), è stato assegnato al giornalista de il manifesto Michele Giorgio, corrispondente da Gerusalemme per il Medio Oriente. Accanto al nostro collega la Colomba, opera di Pericle Fazzini, è stata assegnata anche alla giornalista freelance Sara Manisera, al documentarista Pietro Suber e al fotografo Steve McCurry.

Da 33 anni Archivio Disarmo premia personalità dell’informazione che raccontano i conflitti, la non violenza, il ruolo della società civile; a giornalisti che con il loro lavoro hanno dato un contributo alle cause della pace e del disarmo. Non è la prima volta che il manifesto viene premiato: nel 2005 la Colomba fu assegnata a Giuliana Sgrena per il suo impegno nella copertura delle vicende mediorientali e nel 1992 a Stefano Chiarini, storico giornalista della nostra testata che ha raccontato per anni la questione palestinese.

E quest’anno, di nuovo, la giuria composta da Fabrizio Battistelli, Dora Iacobelli, Riccardo Iacona, Dacia Maraini, Andrea Riccardi e Tana de Zulueta ha voluto riconoscere l’identico impegno verso la copertura della «drammatica realtà del Vicino Oriente» nel lavoro quotidiano di Michele Giorgio «da oltre 20 anni inviato da Gerusalemme per seguire il conflitto israelo-palestinese. Il premio gli riconosce la capacità di diffondere un’informazione indipendente, critica e insieme rispettosa di tutti gli attori coinvolti nel conflitto», si legge nella motivazione.

Menzione speciale al Progetto Presidio Caritas Ragusa, che dal 2014 garantisce assistenza ai braccianti nella provincia siciliana. Archivio Disarmo organizza il premio Colombe d’oro per la pace con il sostegno delle Cooperative aderenti a Legacoop. La premiazione si terrà a Bologna il 30 novembre e il primo dicembre.