Davide De Carolis, 40 anni, tecnico dell’elisoccorso alpino è morto, assieme ad altre 5 persone, per lo schianto dell’elicottero del 118 mentre prestava soccorso nella località di Campo Felice martedì 24 gennaio.

davidedecarolis

Davide,
fratello amico compagno. Sei stato costruttore di nazione. Ti abbiamo conosciuto – tu ragazzo innamorato della montagna – in città.

Nelle strade di Roma ci siamo trovati insieme, con la voglia di immaginare e costruire percorsi di
liberazione.

Con te siamo cresciuti, consapevoli che una comunità di persone si fonda sul contributo responsabile che ciascuno deve dare.

Con te abbiamo capito che il disagio mentale smette di essere un limite se fra le persone si pratica reale coinvolgimento.

Con te abbiamo combattuto il proibizionismo che genera solo esclusione, gabbie e sfruttamento.

Con te abbiamo cospirato e lottato.

Sei stato un visionario.

Con Teresa avete riaperto il rifugio Garibaldi al Gran Sasso e dove gli altri vedevano solo fatica e ostacoli insormontabili voi realizzavate miracoli con semplicità e allegria.

Ci avete trasmesso il senso più bello del costruire dal basso un altro mondo possibile.

E quando gelosie e invidie hanno provato a demolire le vostre certezze avete risposto con forza senza fermarvi trovando nuove sfide. Il vostro campeggio di Santo Stefano di Sessanio è lì a dimostrarlo. Vederti in montagna ci ha insegnato quanto sia importante vivere con passione.

Saperti nel Soccorso ci ha trasmesso l’importanza di saper vivere senza perdere di vista l’altro, perché non si vince mai soli. Il tuo senso di responsabilità, la tua bellissima ossessione per la ricerca della vita, sotto neve o
cemento, terremoto o valanga è lezione magistrale che porteremo sempre con noi.

Nella tua solitaria fierezza sei stato costruttore dell’unica nazione che esiste fra noi, terra senza confini per esseri umani che sanno restare umani.

Che la terra ti sia lieve
che il viaggio sia dolce
come il sorriso che ci hai sempre regalato.