Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? Questa è la celebre e potente apostrofe con la quale Cicerone iniziò la prima delle sue orazioni contro Catilina. Sostituite al nome di quest’ultimo quello del ministro Giuliano Poletti e abbiamo il quadro della situazione, pur sapendo che l’accostamento nuoce, per evidente sproporzione, alla memoria dell’antico senatore romano. Ma serve oggi per indicare che ogni limite è stato davvero superato, e con esso la pazienza che solitamente l’accompagna. Il ministro del lavoro ne ha infilata una dietro l’altra in rapida successione. Prima ha affermato che bisognava andare a votare subito per evitare i...