Con tutta la rabbia, con tutta la dignità. Per chiedere di essere ascoltati, perché c’è una parte d’Italia sommersa dalle macerie di un terremoto dimenticato, passato di moda troppo in fretta nella gerarchia del dibattito pubblico e delle decisioni politiche. Ieri mattina quasi cinquecento persone provenienti dal cratere del sisma del Centro Italia hanno manifestato sotto la pioggia di Roma, davanti a Montecitorio. Tamburi, fischietti, cartelli, oltre che ombrelli per ripararsi dall’acqua che cadeva dal cielo: quasi tre anni dopo le scosse, nel fazzoletto di terra a cavallo tra le Marche, l’Umbria, il Lazio e l’Abruzzo, quasi nulla è cambiato....