Dalle finestre del palazzo che ospita il comune di Novafeltria, nella piazza centrale della cittadina della Valmarecchia, campeggiano due striscioni gemelli. Riproducono un paio di occhiali rossi e il verso di una canzone, «Signore è stata una svista, abbi un occhio di riguardo per il tuo chitarrista»: sono parole de Il chitarrista, scritta e cantata nel 1983 da Ivan Graziani: il cantautore e rocker, nato a Teramo il 6 ottobre del 1945, ha vissuto in questo lembo di Montefeltro, oggi provincia di Rimini, fino alla morte, il 1° gennaio del 1997. Gli striscioni sono stati appesi nel primo giorno del 2022, in occasione del venticinquesimo anniversario della scomparsa di Graziani, che il Comune di Novafeltria ha scelto di celebrare con un’originale installazione artistica: dal mese di luglio i suoi occhiali rossi sono la porta d’ingresso per chiunque entri a camminare lungo la pista ciclo-pedonale che attraversa il parco civico lungo il fiume Marecchia, un parco che adesso è intitolato a Ivan Graziani.

NOVAFELTRIA ha anche ospitato la prima edizione del «Maledette Malelingue Festival» nell’anfiteatro del parco qualche migliaio di persone hanno preso parte, la sera di sabato 9 luglio, a una sentitissima tappa del tour «Ivan25»: sul palco insieme alla band i figli di Ivan, Filippo (cantante e chitarrista) e Tommaso (batterista), che con questo tour raccontano al pubblico la storia musicale del padre in 25 canzoni, scelte tra le più conosciute e celebrate – come Il chitarrista – e altre meno note. La città che io vorrei, ad esempio, è quella che apre il primo album a proprio nome di Ivan Graziani, pubblicato nel 1973. Filippo l’ha introdotta spiegando che è quella che – più di ogni altra – gli ricorda Novafeltria,  e il legame del padre con la Valmarecchia. «La città che io vorrei è la ricerca di una felicità perduta, nascosta tra le pieghe dei miei blue jeans quando li infilo dalla testa» spiega la quarta di copertina del disco. In copertina c’è la foto del matrimonio tra Ivan e Anna Bischi, celebrato nella pieve romanica di Ponte Messa, tra Novafeltria e Pennabilli.

QUELLO di Novafeltria non è l’unico territorio a celebrare Ivan Graziani quest’anno: ad Alghero (SS), il 6 agosto, il Comune gli ha intitolato lo spazio rinnovato dei concerti nell’area esterna del Palazzo dei Congressi, oggi “Anfiteatro Ivan Graziani, chitarrista e cantautore”. Alla cerimonia ha preso parte Anna Bischi Graziani, che ha festeggiato così il giorno in cui avrebbe celebrato le nozze d’oro con Ivan, ricordando la vita artistica del marito e il suo legame con la città della Gallura, «che aveva cucita addosso per via della madre Pinuccia» come ricorda un comunicato dell’amministrazione comunale. Nei mesi scorsi invece a Marotta, nel comune di Mondolfo (PU), è stato inaugurato sul lungomare un mosaico dedicato a Ivan Graziani. Una didascalia accompagna l’opera: «Nel ricordo della lunga e intensa frequentazione di Marotta, delle profonde amicizie che qui sono nate e cresciute, nell’ammirazione del suo genio e della sua straordinaria sensibilità, di uomo e musicista, noi tutti riviviamo i giorni fortunati che ci hanno fatto incontrare e che abbiamo avuto il piacere di condividere. Grazie Ivan. La gente di Marotta».

DOPO aver toccato Novafeltria il 9 luglio scorso, il tour «Ivan 25» ha portato i figli Filippo e Tommaso in giro per l’Italia. Nel mese di agosto tante date sono a cavallo del Gran Sasso, la cima più alta degli Appennini cantata da Graziani in una bellissima canzone (il 13 agosto a Spelonga, una frazione di Arquata del Tronto, il 19 a Mosciano Sant’Angelo e il 26 a Isola del Gran Sasso). Ultimo appuntamento a Cese di Avezzano (AQ) il 27 agosto: tutto l’Abruzzo è legatissimo al suo figlio più rock.