Undici anni passati e una verità ancora parziale. Il 29 giugno 2009 a Viareggio morirono 32 persone per il deragliamento di un treno merci e la conseguente spaventosa esplosione.
Per quelle morti sono stati condannati i vertici delle Ferrovie dello stato dell’epoca per disastro colposo a partire da Mauro Moretti ma il rischio prescrizione in vista del verdetto definitivo della Cassazione è molto alto.
Durante la commemorazione a Viareggio di questo ha parlato Marco Piagentini, presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage che quella perse due figli e la moglie.: «Alla luce della nostra vicenda giudiziaria ultimamente abbiamo lanciato delle proposte: prima fra tutte l’interruzione della prescrizione nei processi con imputati per disastro colposo, pensiamo per esempio anche a Genova. Aspettiamo si fissi una data per la Cassazione – aggiunge Piagentini-. I reati di incendio e lesioni colpose gravi e gravissime sono già andati in prescrizione. I capi d’imputazione rimasti ora a rischio sono il disastro ferroviario e l’omicidio colposo plurimo, per fortuna restano in piedi perché c’è l’aggravante dell’incidente sul lavoro».
Per tutto il giorno i fischi dei treni in transito da Viareggio hanno ricordato l’anniversario come chiesto dalla storica rivista dei macchinisti «Ancora In Marcia». «per far sentire e ricordare a tutti che vogliamo più sicurezza sui binari e che su Viareggio vogliamo conoscere la verità e – assieme ai sopravvissuti, ai familiari ed alla città – siamo in attesa di giustizia».
«Il modo migliore per commemorare le trentadue persone che hanno perso la vita nella strage è fare il possibile perché queste tragedie non si verifichino di nuovo – ha commentato partecipando assieme al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, alla cerimonia do commemorazione il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Roberto Traversi (M5s) – . Per garantire la sicurezza dei trasporti a rischio occorre agire sulle leve della tutela della sicurezza del lavoro. Norme specifiche e più stringenti e impianti sanzionatori più efficaci, oltre a tutelare i diritti di chi lavora che si faccia adeguata prevenzione».
A Viareggio Traversi ha annunciato che il governo si appresta a presentare un disegno di legge delega per la riforma del testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. «La legge delega darà al governo la possibilità di adottare due decreti legislativi attraverso i quali riordinare le norme del Tusl per i settori marittimo, portuale e ferroviario tenendo conto della specificità di sedi come navi o treni». «I nuovi testi terranno conto di quanto accaduto qui e in altre drammatiche situazioni per cercare misure adeguate di prevenzione che evitino altri incidenti, lutti e commemorazioni». Per quanto riguarda i tempi, la legge delega sarà incardinata prima dell’estate: «Il nostro obbiettivo è di riuscire a portarla a termine entro la fine del 2021», conclude Traversi.