«Mi dichiaro colpevole di tutte le accuse». Brittney Griner, star 31enne della Wnba (il basket femminile americano) ieri in tribunale ha ammesso l’accusa di traffico di droga nel processo in corso a Mosca. Griner era stata arrestata nella capitale russa il 17 febbraio – poco prima dell’invasione dell’Ucraina – con dell’olio di hashish nel bagaglio con cui stava arrivando da Phoenix, in Arizona, dove gioca con le Phoenix Mercury (tranne la pausa invernale, in cui gioca in Russia). Due volte campionessa olimpica, Brittney Griner rischia 10 anni di carcere. Sul suo caso le autorità americane hanno scelto un basso profilo, ma due giorni fa la cestista ha scritto al presidente Usa Joe Biden chiedendo aiuto e la vicepresidente Kamala Harris ieri ha chiamato la moglie della sportiva, Cherelle, che però ha reagito male dichiarando: «Ora basta, non resterò più in silenzio».