Il malumore si è percepito in rete a causa del prezzo dei biglietti troppo alto. Ed è vero, Thom Yorke e Jonny Greenwood allo Sferisterio di Macerata costano dai 50 euro della balconata alle 250 del settore platino. Quindi ci sarà una selezione «naturale», di censo, all’ingresso. Ma il concerto è a scopo benefico per i terremotati e, brutto a dirlo, bisogna far cassa. Almeno fino a che il governo non deciderà di fare una patrimoniale (sì, ridistribuire, ridurre la forbice), al ripetersi delle emergenze dovremo sottostare al cuore della beneficenza. In questo caso a sentirsi per primo chiamato in causa è stato Greenwood che possiede una casa a Monsapietro Morico, piccolo comune in provincia di Fermo, dichiarata inagibile e poi ristrutturata dallo stesso chitarrista.

La band non si esibiva in Italia dal 2012 e dopo un doppio appuntamento con il tour di A Moon Shaped Pool all’Arena del Visarno di Firenze e all’Autodromo di Monza nel cartellone degli I-Days (con una media di 55mila biglietti venduti), saranno il 20 agosto in formazione ridotta allo Sferisterio. Qui verranno riarrangiati i brani dei Radiohead per due dei cinque componenti, di certo in maniera più acustica visto che lo Sferisterio di Macerata è una cornice unica per acustica e bellezza, in stile neoclassico e con la capienza di 2500 posti circa, è stato utilizzato per il gioco del pallone col bracciale e alcune esibizioni di tauromachia, dove si sono già esibiti prima di diventare un tempio della lirica e palcoscenico di grandi nom come Patty Smith, Ray Charles, B.B. King e Keith Jarrett.

A organizzare è l’Associazione Arena Sferisterio in collaborazione con Indipendente Concerti, il ricavato andrà al comitato ArteProArte che, con la Sovraintendenza della Regione, finanzierà il restauro delle opere d’arte lesionate nel sud delle Marche. I biglietti saranno in vendita dalle ore 11 del 27 giugno sul sito Vivaticket e nella biglietteria a ridosso dello Sferisterio (in cui viene sconsigliato di rivolgersi per non creare file inutili giacché si prevede che i biglietti termineranno in brevissimo tempo).

Il management dei Readiohead, su suggerimento di Greenwood, ha blindato l’evento sul fronte della parte organizzativa (i biglietti saranno nominativi e la transazione è strettamente limitata a due acquirenti, all’ingresso verrà chiesto un documento d’identificazione valido, i biglietti rivenduti non saranno considerati validi).

Con il drammatico immobilismo della politica, di nuovo sono gli artisti a contribuire se non alla rinascita del territorio, ma almeno a tenere puntato gli occhi dei media sulla situazione. Tanti sono quelli che, a titolo gratuito, si stanno esibendo o si esibiranno nelle zone del cratere. E a questi, da marchigiano, siamo riconoscenti. Meno riconoscenti lo siamo verso la Regione e tutta quella catena burocratica che dall’alto pontifica ma mira, evidentemente, allo spopolamento delle zone colpite.